
L’aumento di peso non è mai causato da un solo fattore. Ingrassare può essere il risultato di cause biologiche, comportamentali, psicologiche e ambientali, che spesso agiscono insieme. Per questo dimagrire non significa solo “mangiare meno”, ma richiede un’analisi completa e personalizzata.
In questo articolo ti guidiamo attraverso tutti i motivi principali per cui si ingrassa — dai problemi medici alle cattive abitudini — e ti spieghiamo perché nessun trattamento, nemmeno il palloncino intragastrico o la chirurgia bariatrica, potrà mai funzionare a lungo senza un cambiamento reale dello stile di vita.
Cause mediche dell'aumento di peso
Squilibri ormonali
Molti casi di aumento di peso hanno radici ormonali. Patologie come ipotiroidismo, PCOS (sindrome dell’ovaio policistico) e sindrome di Cushing influenzano profondamente il metabolismo, il ciclo mestruale e l’appetito.
Queste condizioni portano spesso a un aumento del grasso addominale, resistenza all’insulina e difficoltà nel perdere peso anche con una dieta corretta.
Effetti collaterali di alcuni farmaci
Antidepressivi, antipsicotici, cortisonici, beta-bloccanti e alcuni antiepilettici possono modificare l’equilibrio ormonale, rallentare il metabolismo e aumentare la fame. L’effetto può essere subdolo e progressivo, con chili che si accumulano nel tempo.
Anche in questi casi, è importante affrontare il problema con un medico esperto, senza interrompere i trattamenti senza indicazioni.
Disturbi del sonno
Dormire meno di 6–7 ore per notte influisce su ormoni chiave come leptina e grelina, che regolano sazietà e fame. Il risultato? Fame nervosa, voglia di zuccheri, metabolismo rallentato.
Presso C.I.B.O. Milano possiamo valutare eventuali disturbi respiratori del sonno (come l’apnea notturna), spesso collegati al sovrappeso stesso.
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Cattive abitudini che favoriscono l'aumento di peso
Fame emotiva e stress cronico
Molte persone mangiano non per fame biologica, ma per rabbia, noia, ansia o frustrazione. È la cosiddetta fame emotiva, che spinge a scegliere cibi ipercalorici, spesso dolci o salati, come forma di auto-consolazione.
Lo stress cronico inoltre innalza i livelli di cortisolo, che favorisce la lipogenesi (formazione di grasso), in particolare a livello addominale.
Saltare i pasti, soprattutto la colazione
Saltare la colazione è uno degli errori più diffusi. Questo comportamento porta a crisi ipoglicemiche e voglia di carboidrati semplici, generando un circolo vizioso di fame/abbuffate.
Fare una colazione bilanciata, invece, stabilizza i livelli di zucchero nel sangue e riduce la fame durante la giornata.
Mangiare distratti (TV, smartphone, multitasking)
Mangiare davanti a uno schermo riduce la consapevolezza e la percezione della sazietà. Si tende a mangiare più velocemente e in quantità maggiori, con scarsa gratificazione.
Recuperare il contatto con il cibo attraverso un’alimentazione consapevole è uno dei pilastri dell’educazione nutrizionale.
Bevande zuccherate e calorie liquide
Bibite gassate, succhi industriali, alcolici e anche alcuni frullati “salutistici” contengono zuccheri nascosti che si trasformano rapidamente in grasso. Il problema è che queste calorie non saziano, portandoci a mangiare comunque altro.
Meglio optare per acqua, tisane senza zucchero e — se necessario — bevande proteiche strutturate con uno specialista.
Sedentarietà cronica
Anche con una dieta perfetta, una vita sedentaria blocca i risultati. Camminare, fare attività fisica, anche leggera ma quotidiana, attiva il metabolismo e migliora la composizione corporea.
Il nostro approccio include il movimento come parte integrante del percorso di dimagrimento.
Porzioni troppo abbondanti e velocità nel mangiare
Negli ultimi anni, le dimensioni delle porzioni sono aumentate ovunque, alterando la percezione del “giusto” e portando a mangiare più del necessario, anche senza fame reale.
A ciò si aggiunge l’abitudine di mangiare in fretta e masticare poco, che impedisce al cervello di registrare i segnali di sazietà. Il risultato è un’assunzione calorica maggiore e una digestione meno efficace.
Imparare a riconoscere le corrette porzioni e rallentare durante i pasti è fondamentale per dimagrire e mantenere i risultati nel tempo.
Anche con il nostro aiuto , senza cambiare le abitudini… tornerai a ingrassare!

Puoi seguire una dieta chetogenica medicalizzata, puoi inserire un palloncino intragastrico Allurion o ORBERA365, puoi anche arrivare a un intervento di chirurgia bariatrica. Ma se, una volta raggiunti i risultati, torni alle vecchie abitudini, tornerai inevitabilmente anche al vecchio peso.
La verità è che nessuna tecnica, per quanto avanzata, funziona da sola. Serve un cambiamento reale, quotidiano, duraturo.
Il dimagrimento duraturo è possibile
Capire perché si ingrassa è il primo passo. Il secondo è chiedere aiuto a chi può offrirti un percorso completo e personalizzato.
Presso C.I.B.O. Milano, trovi un team multidisciplinare che lavora insieme: nutrizionisti, chirurghi, medici estetici, psicologi e tecnologi del benessere.
Perdere peso non significa solo dimagrire: significa imparare a vivere in modo diverso.