Chissà quante volte abbiamo sentito dire che per mantenersi in salute è necessario bandire l’olio dalla tavola! Ma siamo certi che sia realmente così?
Cos’è e come si ottiene
Per Olio si intende il prodotto ottenuto dalla spremitura delle drupe, ovvero dei frutti (le olive), dell’Olea Europea (l’Ulivo), pianta coltivata nel bacino del Mediterraneo fin dai tempi delle più antiche civiltà. La raccolta delle olive inizia a novembre, protraendosi poi in relazione al clima. Dopo la raccolta, le olive vengono portate al frantoio dove si effettua l’estrazione dell’olio, ma non tutto l’olio ottenuto può vantarsi dell’aggettivo di “extravergine”.
Olio extravergine
Infatti, affinché abbia la denominazione di “extravergine”, un olio deve essere estratto esclusivamente mediante processi meccanici e le varie fasi di lavorazione non devono incidere sulla qualità dell’olio che, a prodotto finito, deve risultare integro e ben conservato.
Benefici dell’olio extravergine
I benefici provenienti dall’assunzione dell’olio extravergine di oliva sono stati evidenziati con chiarezza da numerosi studi clinici. Le popolazioni che consumano abitualmente questo alimento presentano una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari.
Questa proprietà benefica dell’olio è dovuta alla presenza dell’acido oleico, un grasso monoinsaturo. Questo tipo di composto è in grado di favorire la riduzione del colesterolo totale e LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e diminuisce il processo di ossidazione delle LDL, fattore determinante nella formazione delle placche aterosclerotiche.
L’olio extravergine di oliva presenta anche un effetto positivo a livello del sistema digerente, aumentando l’appetibilità delle vivande e promuovendo gli stimoli secretori, così da indurre una migliore digeribilità.
Polifenoli e grassi
Di grande rilievo è anche il contenuto in polifenoli, i quali risultano protettivi verso l’invecchiamento cellulare e malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer. Non meno importante è il ruolo che i grassi dell’olio svolgono nei confronti delle vitamine dette liposolubili (A,D,E,K). Queste vitamine possono essere assorbite dall’organismo solo se accompagnate dai grassi.
Olio sì, ma senza eccessi
Ecco spiegato il motivo per cui assumere alimenti totalmente privi di condimento non è una scelta proprio salutare. Occorre però prestare molta attenzione anche agli eccessi: l’olio fornisce energia in maniera concentrata, 9 calorie/g. Un eccesso di grassi nell’alimentazione rappresenta un fattore di rischio per obesità e malattie cardiovascolari.
Da provare: a crudo
Con le alte temperature, la struttura chimica dei grassi (triglicerdi) viene alterata e si genera un composto chiamato acroleina, che è una sostanza di odore pungente con azione irritante nei confronti della mucosa gastrica e tossica per il fegato. Ecco perché l’assunzione di alimenti fritti è da limitare il più possibile, preferendo un consumo a crudo dell’olio.
Curiosità: quanti grassi, quali grassi
Le linee guida nutrizionali affermano che in una dieta sana i grassi devono fornire tra il 20 e il 35% dell’energia giornaliera e devono preferibilmente provenire da fonti vegetali, quali olio extravergine di oliva e frutta secca a guscio (noci, nocciole, pistacchi, mandorle…)