Il 10 febbraio si celebra la Giornata Mondiale dei Legumi, un’occasione per riflettere sull’importanza di questi alimenti nella nostra alimentazione. I legumi, tra cui lenticchie, ceci, fagioli, piselli e fave, sono un’ottima fonte di proteine vegetali, fibre e micronutrienti essenziali. Tuttavia, il loro consumo va bilanciato e adattato alle esigenze individuali, soprattutto in caso di sovrappeso, obesità o disturbi digestivi. Come sempre il parere di un medico professionista nella nutrizione è importante per un’alimentazione bilanciata. Perché i legumi sono importanti per la salute? I legumi sono fondamentali per una dieta equilibrata grazie ai loro numerosi benefici: Fonte di proteine vegetali: ideali per chi segue una dieta vegetariana o vegana, i legumi contengono tutti gli amminoacidi essenziali se combinati con cereali integrali. Alto contenuto di fibre: migliorano la digestione, favoriscono il senso di sazietà e aiutano a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Basso indice glicemico: sono perfetti per chi soffre di diabete o resistenza insulinica, in quanto rilasciano energia in modo graduale. Ricchi di vitamine e minerali: ferro, magnesio, potassio e vitamine del gruppo B sono solo alcuni dei micronutrienti essenziali che contengono. Favoriscono il controllo del peso: grazie alla loro capacità di saziare a lungo, possono aiutare chi segue un percorso di dimagrimento. Come e quando consumare i legumi? I legumi possono essere introdotti nella dieta in vari modi: A pranzo o a cena: possono essere consumati come piatto unico (abbinati a cereali integrali come riso, farro o quinoa) oppure come contorno. Sotto forma di creme e vellutate: come la crema di ceci o la vellutata di lenticchie, perfette per chi ha difficoltà a digerirli interi. In insalate e zuppe: per un pasto nutriente e bilanciato. Come snack salutare: ad esempio, i ceci tostati possono essere una valida alternativa agli snack industriali. Per migliorare la digeribilità e ridurre il gonfiore addominale, è consigliabile: Ammollare i legumi secchi per almeno 12 ore e sciacquarli bene prima della cottura. Cuocerli con erbe digestive come alloro, zenzero o finocchio. Evitare di consumarli insieme a cibi ricchi di ferro non eme (ad es. spinaci) senza una fonte di vitamina C, che ne migliora l’assorbimento. Quando evitare i legumi? Nonostante i numerosi benefici, i legumi potrebbero non essere indicati in alcuni casi: Problemi digestivi o colon irritabile: possono causare gonfiore e disturbi intestinali nelle persone sensibili. Allergie o intolleranze: alcune persone possono sviluppare reazioni avverse ai legumi, in particolare alle arachidi e alla soia. Diete ipocaloriche estreme: sebbene siano nutrienti, il loro apporto calorico e di carboidrati va bilanciato in base agli obiettivi di perdita di peso. Legumi e proteine: un’alternativa alla carne? I legumi rappresentano un’ottima fonte proteica, ma per ottenere tutti gli amminoacidi essenziali è consigliabile abbinarli ai cereali integrali. Ad esempio, una combinazione classica è riso e lenticchie o pasta e fagioli, che fornisce un profilo proteico completo simile a quello della carne. I legumi sono un alimento prezioso per la salute e il benessere, grazie al loro apporto proteico, alle fibre e ai micronutrienti. Tuttavia, è importante consumarli nel modo giusto per evitare fastidi digestivi e adattarli alle proprie esigenze nutrizionali. La nostra nutrizionista Dott.ssa Freda può aiutarti a integrarli in una dieta equilibrata e personalizzata, anche quando indirizzata alla perdita di peso.
Cambio di stagione: come affrontare sbalzi di temperatura e il ritorno alla routine
Con l’arrivo dell’autunno e il passaggio dai mesi estivi a quelli più freddi, il nostro corpo affronta sfide legate ai cambiamenti climatici e di routine. Gli sbalzi di temperatura e il ritorno alla quotidianità lavorativa dopo le ferie possono influire sul nostro benessere, rendendo l’alimentazione un alleato cruciale durante questa transizione. Adattarsi ai cambiamenti climatici I cambi di stagione portano con sé variazioni di temperatura che mettono a dura prova il corpo. Le mattine fresche seguite da pomeriggi caldi, o l’alternarsi repentino di giornate ancora afose con quelle di sola pioggia, possono aumentare il rischio di raffreddori e influenze. Per proteggere il sistema immunitario, è fondamentale integrare nella dieta alimenti ricchi di vitamine e antiossidanti. La vitamina C, presente in agrumi e broccoli, rafforza le difese immunitarie, mentre gli antiossidanti, contenuti in frutta e verdure a foglia verde, combattono i radicali liberi. Anche lo zinco, presente in noci, semi di zucca e legumi, è essenziale per il sistema immunitario. I probiotici, invece, contribuiscono a mantenere un intestino sano, che è strettamente collegato alla resistenza alle infezioni stagionali. Con il passaggio dall’estate all’autunno, tendiamo a bere meno, poiché la sensazione di sete diminuisce. Tuttavia, mantenere un’adeguata idratazione è fondamentale, soprattutto quando ci si espone a sbalzi di temperatura. Una valida alternativa all’acqua sono infusi e tè che offrono al contempo benefici aggiuntivi. Tisane calde, magari con zenzero o limone, possono non solo idratare, ma anche rafforzare il sistema immunitario e riscaldare il corpo durante le giornate più fresche. Il ritorno alla routine lavorativa Dopo le ferie, tornare al lavoro può rappresentare uno stress sia fisico che mentale. Una colazione equilibrata diventa quindi fondamentale per affrontare la giornata con energia. Cereali integrali, frutta fresca, yogurt e frutta secca sono ideali per mantenere stabile il livello di energia. Durante la giornata lavorativa, se possibile, consigliamo pasti leggeri e frequenti che aiutano a mantenere energia e capacità di concentrazione e ad evitare la tentazione di cibi poco salutari. Snack come frutta fresca o yogurt sono l’ideale e non compromettono la salute. La gestione dello stress alimentare Il ritorno al lavoro spesso comporta un aumento dello stress, che può influire sull’alimentazione. Lo stress può portare a mangiare in modo compulsivo o a scegliere cibi poco salutari. È importante riconoscere questi comportamenti e cercare di gestirli con una dieta ricca di nutrienti essenziali come magnesio e omega-3. Alimenti come cioccolato fondente, avocado, mandorle e pesce azzurro sono noti per le loro proprietà rilassanti. Prendersi del tempo per mangiare con calma, lontano dalla scrivania, può ridurre lo stress e migliorare la digestione.
Piatti leggeri da portare in spiaggia con gusto ed equilibrio
Andare in spiaggia è un’occasione perfetta per rilassarsi, prendere il sole e godersi la compagnia degli amici e della famiglia. Tuttavia, la giornata può essere rovinata da pasti pesanti o poco salutari che appesantiscono e fanno sentire gonfi. Ecco una selezione di piatti leggeri e gustosi da portare in spiaggia, perfetti per mantenere la linea e godersi il mare senza rinunce. Insalata di quinoa e verdure Ingredienti: 200g di quinoa 1 peperone rosso 1 cetriolo 1 carota 100g di pomodorini 50g di mais 2 cucchiai di olio d’oliva Succo di un limone Sale e pepe q.b. Preparazione: Cuocere la quinoa seguendo le istruzioni sulla confezione. Tagliare tutte le verdure a cubetti. In una ciotola grande, unire la quinoa cotta, le verdure e il mais. Condire con olio d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Mescolare bene e conservare in un contenitore ermetico. Benefici: la quinoa è ricca di proteine e fibre, che aiutano a mantenere la sazietà. Le verdure fresche apportano vitamine e minerali essenziali, rendendo questa insalata un pasto completo e nutriente. Wrap di pollo e avocado Ingredienti: 2 petti di pollo grigliati 1 avocado maturo 1 pomodoro 1 cetriolo 4 foglie di lattuga 4 tortillas integrali Succo di un limone Sale e pepe q.b. Preparazione: Tagliare i petti di pollo a strisce sottili. Sbucciare e tagliare l’avocado a fette. Affettare il pomodoro e il cetriolo. Scaldare leggermente le tortillas. Su ogni tortilla, disporre una foglia di lattuga, le strisce di pollo, le fette di avocado, pomodoro e cetriolo. Condire con succo di limone, sale e pepe. Arrotolare le tortillas e avvolgerle in pellicola trasparente. Benefici: i wrap sono pratici da trasportare e da mangiare. Il pollo è una fonte magra di proteine, mentre l’avocado apporta grassi sani e v Insalata di ceci e tonno Ingredienti: 200g di ceci cotti 1 scatoletta di tonno al naturale 1 cipolla rossa 1 peperone giallo 10 olive nere 2 cucchiai di olio d’oliva Succo di mezzo limone Prezzemolo tritato q.b. Sale e pepe q.b. Preparazione: Sciacquare i ceci cotti e scolarli bene. Sminuzzare il tonno. Tagliare la cipolla e il peperone a cubetti. Unire in una ciotola i ceci, il tonno, la cipolla, il peperone e le olive. Condire con olio d’oliva, succo di limone, prezzemolo, sale e pepe. Mescolare bene e conservare in un contenitore ermetico. Benefici: i ceci sono ricchi di fibre e proteine vegetali, mentre il tonno apporta proteine animali e acidi grassi omega-3. Questa insalata è equilibrata e sazia senza appesantire. Frutta fresca e yogurt Ingredienti: 1 mela 1 pera 1 pesca 1 grappolo di uva 1 vasetto di yogurt greco Miele q.b. Semi di chia q.b. Preparazione: Lavare e tagliare la frutta a pezzi. Disporre la frutta in un contenitore. A parte, mescolare lo yogurt greco con un filo di miele e i semi di chia. Servire la frutta fresca con lo yogurt a parte per un piatto dolce e rinfrescante. Benefici: la frutta fresca fornisce vitamine, minerali e fibre, mentre lo yogurt greco è una buona fonte di proteine e probiotici, che favoriscono la digestione. Buon appetito e buona giornata in spiaggia!
Frutta e verdura di stagione: perché mangiarli in estate è benefico
L’estate è una stagione ricca di colori, sapori e nutrienti essenziali grazie alla vasta gamma di frutta e verdura di stagione disponibili. Consumare prodotti stagionali non solo assicura un gusto migliore, ma apporta numerosi benefici alla salute. Frutta estiva e i suoi benefici Pesche Benefici per la salute: sono ricche di vitamine A e C, che sono essenziali per la salute della pelle, della vista e del sistema immunitario. Contengono anche antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi. Nutrienti Principali: Vitamina A, vitamina C, potassio, fibre. Angurie Benefici per la salute: è composta per il 92% di acqua, il che la rende ideale per l’idratazione estiva. Contiene licopene, un antiossidante che protegge il cuore e ha proprietà antinfiammatorie. Nutrienti Principali: Vitamina C, vitamina A, potassio, magnesio. Meloni Benefici per la salute: ricchi di vitamina C e beta-carotene, che favoriscono una pelle sana e rafforzano il sistema immunitario. La loro alta percentuale di acqua aiuta anche a mantenere una buona idratazione. Nutrienti Principali: Vitamina A, vitamina C, potassio, fibre. Albicocche Benefici per la salute: sono una buona fonte di fibre, che aiutano la digestione. Contengono anche vitamina A e C, che supportano la salute della pelle e degli occhi. Nutrienti Principali: Vitamina A, vitamina C, potassio, fibre. Verdura estiva e i suoi benefici Zucchine Benefici per la salute: povere di calorie ma ricche di nutrienti. Contengono vitamina C, vitamina A e potassio. Sono anche ricche di fibre, che favoriscono la digestione e aiutano a mantenere un peso sano. Nutrienti Principali: Vitamina C, vitamina A, potassio, fibre. Pomodori Benefici per la salute: sono una fonte eccellente di licopene, un potente antiossidante che aiuta a proteggere la pelle dai danni del sole e riduce il rischio di alcune malattie croniche. Sono anche ricchi di vitamina C e potassio. Nutrienti Principali: Licopene, vitamina C, vitamina A, potassio. Peperoni Benefici per la salute: ricchi di vitamine A e C, che supportano la salute degli occhi e del sistema immunitario. Contengono anche antiossidanti come il beta-carotene e la luteina. Nutrienti Principali: Vitamina C, vitamina A, potassio, fibre. Cetrioli Benefici per la salute: sono composti per il 95% di acqua, il che li rende estremamente idratanti. Contengono anche vitamina K, che è importante per la salute delle ossa e del sangue. Nutrienti Principali: Vitamina K, vitamina C, potassio, magnesio Perché mangiare di stagione? Gusto e qualità superiore: la frutta e la verdura di stagione sono raccolte al picco della loro maturazione, garantendo un sapore e una qualità superiore rispetto ai prodotti fuori stagione. Massimo contenuto nutrizionale: i prodotti di stagione sono più ricchi di nutrienti essenziali come vitamine, minerali e antiossidanti, fondamentali per mantenere la salute ottimale. Risparmio economico: i prodotti di stagione sono generalmente più economici perché abbondanti e meno costosi da produrre e trasportare. Sostenibilità ambientale: mangiare di stagione riduce l’impatto ambientale legato alla coltivazione in serre riscaldate e al trasporto su lunghe distanze, promuovendo pratiche agricole più sostenibili. Scegliere frutta e verdura di stagione durante l’estate non solo migliora la nostra dieta ma supporta anche l’ambiente e l’economia locale. La varietà di prodotti estivi disponibili ci permette di godere di sapori freschi e nutrienti che aiutano a mantenere il corpo sano e idratato. Incorporare questi alimenti nella nostra alimentazione quotidiana è un passo semplice ma efficace verso uno stile di vita più sano e sostenibile.
Cosa mangiare in estate?
L’estate è la stagione ideale per godere di pasti freschi e leggeri, perfetti per combattere il caldo e mantenere il benessere. Ecco alcune idee su cosa mangiare durante i mesi estivi, con esempi concreti per ogni momento della giornata. Colazione La colazione estiva deve essere nutriente ma leggera, per non appesantire eccessivamente. Un’opzione perfetta è il frullato di frutta fresca di stagione. Per esempio, un mix di banana, fragole e yogurt greco offre un inizio di giornata ricco di vitamine e proteine. In alternativa, un bowl di yogurt con granola, miele e una varietà di frutta di stagione come pesche, melone o mirtilli è un’ottima scelta. Pranzo Per il pranzo, le insalatone sono un must estivo. Un esempio classico è l’insalata caprese, preparata con pomodori maturi, mozzarella di bufala, basilico fresco, olio d’oliva e un pizzico di sale. Se si desidera qualcosa di più sostanzioso, un’insalata di pollo con lattuga, cetrioli, pomodori, avocado e un dressing leggero a base di yogurt è ideale. Un’altra opzione gustosa è il gazpacho, una zuppa fredda spagnola a base di pomodori, peperoni, cetrioli e cipolla, perfetta per rinfrescarsi. Spuntini Gli spuntini estivi devono essere freschi e facili da preparare. La frutta fresca di stagione come anguria, melone, pesche e albicocche è sempre una scelta vincente. I ghiaccioli fatti in casa con succhi di frutta naturale sono perfetti per rinfrescarsi senza eccedere con le calorie. Anche uno smoothie verde con spinaci, mela, kiwi e acqua di cocco può essere un’opzione energizzante e dissetante. Cena La cena estiva può essere altrettanto leggera. I grigliati sono molto apprezzati: verdure come zucchine, peperoni e melanzane, oppure pesce come il salmone o gamberoni, sono perfetti alla griglia. Un’altra opzione è il cous cous con verdure fresche e un tocco di menta e limone per un piatto aromatico e leggero. Dessert Per i dolci, puntare su preparazioni leggere e fresche. Un classico estivo è la macedonia di frutta fresca di stagione, magari arricchita con una spruzzata di lime e qualche fogliolina di menta. Per chi desidera qualcosa di più elaborato, un sorbetto al limone o alla fragola è perfetto. Anche il gelato allo yogurt con frutta fresca è un dessert semplice e rinfrescante. Prodotti di stagione in estate Frutta Anguria Melone Pesche Albicocche Fragole Ciliegie Mirtilli Fichi Verdura Pomodori Zucchine Melanzane Peperoni Cetrioli Basilico Lattuga Ci raccomandiamo di: Bere molta acqua: è fondamentale mantenere l’idratazione e una buona idea è l’utilizzo di acque aromatizzate con fette di limone, cetriolo o menta. Preferire piatti non troppo elaborati, per facilitare la digestione durante le giornate più calde. Scegliere frutta e verdura di stagione garantisce un miglior apporto nutrizionale, freschezza e gusto. Con questi suggerimenti, affrontare l’estate sarà un piacere anche dal punto di vista culinario, assicurando freschezza, leggerezza e nutrimento in ogni momento della giornata.
L’alimento del mese: la zucca
È di un intenso colore arancione, ha un sapore dolce e vellutato ed è l’ortaggio autunnale per eccellenza: parliamo della zucca! Origini e Storia della zucca Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle cucurbitacee che cresce bene con un clima mite, intorno ai 20 gradi. Questo ortaggio è molto esigente: necessita di un terreno ricco e con abbondante potassio, composto che rende la zucca più saporita e dolce. Le origini della coltivazione della zucca sono remote ed incerte. E’ in Messico che abbiamo la testimonianza più antica della presenza di questo ortaggio, dove infatti sono stati ritrovati semi di zucca risalenti al 7000/6000 a. C. Si ritiene che essa arrivò in Europa dall’India e che furono gli Etruschi ed i Fenici ad iniziare a coltivarla in Italia. Nel nostro paese la zucca è coltivata in tutte le regioni, ma è l’Emilia Romagna che ne produce in maggiori quantità. Celebri sono la zucca mantovana e la zucca violina di Ferrara. Nutrienti e proprietà della zucca Come altri alimenti arancioni, la zucca è ricca di betacarotene, un precursore della vitamina A, utile alla salute degli occhi e della pelle. Contiene, inoltre, ottime quantità diferro, calcio e tanta fibra.Ricchissima di acqua, ha poche calorie (appena 18 kcal per 100 g di prodotto). Le si riconoscono proprietà diuretiche, digestive e rinfrescanti, la si consiglia per cena perché aiuta a distendersi prima del sonno. Ruolo del potassio Il potassio è un altro elemento che ritroviamo nella zucca. Nel 2010 l’EFSA (autorità europea per la sicurezza alimentare) ha espresso un parere sulle indicazioni salutistiche relative al potassio nella dieta, stabilendo che esiste sufficiente evidenza scientifica secondo cui il potassio alimentare contribuisce al mantenimento di normali livelli di pressione arteriosa. È stato anche riconosciuto il ruolo del potassio nel mantenimento della normale funzionalità muscolare e del sistema nervoso. Ricetta da provare: paccheri con ripieno di zucca e carote Ingredienti per 4 persone: 500 g di zucca, 250 g di carote, 400 g di paccheri (preferibilmente integrali), noce moscata, pochissimo sale, un filo di olio extravergine di oliva. Come prima cosa lavate e pulite la verdura, quindi riducete zucca e carote in piccoli pezzi. È possibile, per un’esecuzione più rapida, acquistare la zucca surgelata già tagliata a cubetti. Lessate zucca e carote in pochissima acqua non salata. Nel frattempo, cuocete i paccheri e scolateli al dente. Fate in modo che perdano l’acqua e separateli bene uno dall’altro. Passate poi le carote e la zucca al passaverdura. Aromatizzate il composto con una spolverata di noce moscata. Con la farcia appena ottenuta riempite delicatamente i paccheri e disponeteli in una pirofila rivestita con carta da forno. Condite la pasta con un filo d’olio EVO e mettete in forno a gratinare per circa 20 minuti a 180 gradi. Dott.ssa Alessandra Freda
L’alimento del mese: l’olio extravergine di oliva
Chissà quante volte abbiamo sentito dire che per mantenersi in salute è necessario bandire l’olio dalla tavola! Ma siamo certi che sia realmente così? Cos’è e come si ottiene Per Olio si intende il prodotto ottenuto dalla spremitura delle drupe, ovvero dei frutti (le olive), dell’Olea Europea (l’Ulivo), pianta coltivata nel bacino del Mediterraneo fin dai tempi delle più antiche civiltà. La raccolta delle olive inizia a novembre, protraendosi poi in relazione al clima. Dopo la raccolta, le olive vengono portate al frantoio dove si effettua l’estrazione dell’olio, ma non tutto l’olio ottenuto può vantarsi dell’aggettivo di “extravergine”. Olio extravergine Infatti, affinché abbia la denominazione di “extravergine”, un olio deve essere estratto esclusivamente mediante processi meccanici e le varie fasi di lavorazione non devono incidere sulla qualità dell’olio che, a prodotto finito, deve risultare integro e ben conservato. Benefici dell’olio extravergine I benefici provenienti dall’assunzione dell’olio extravergine di oliva sono stati evidenziati con chiarezza da numerosi studi clinici. Le popolazioni che consumano abitualmente questo alimento presentano una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari. Questa proprietà benefica dell’olio è dovuta alla presenza dell’acido oleico, un grasso monoinsaturo. Questo tipo di composto è in grado di favorire la riduzione del colesterolo totale e LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e diminuisce il processo di ossidazione delle LDL, fattore determinante nella formazione delle placche aterosclerotiche. L’olio extravergine di oliva presenta anche un effetto positivo a livello del sistema digerente, aumentando l’appetibilità delle vivande e promuovendo gli stimoli secretori, così da indurre una migliore digeribilità. Polifenoli e grassi Di grande rilievo è anche il contenuto in polifenoli, i quali risultano protettivi verso l’invecchiamento cellulare e malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer. Non meno importante è il ruolo che i grassi dell’olio svolgono nei confronti delle vitamine dette liposolubili (A,D,E,K). Queste vitamine possono essere assorbite dall’organismo solo se accompagnate dai grassi. Olio sì, ma senza eccessi Ecco spiegato il motivo per cui assumere alimenti totalmente privi di condimento non è una scelta proprio salutare. Occorre però prestare molta attenzione anche agli eccessi: l’olio fornisce energia in maniera concentrata, 9 calorie/g. Un eccesso di grassi nell’alimentazione rappresenta un fattore di rischio per obesità e malattie cardiovascolari. Da provare: a crudo Con le alte temperature, la struttura chimica dei grassi (triglicerdi) viene alterata e si genera un composto chiamato acroleina, che è una sostanza di odore pungente con azione irritante nei confronti della mucosa gastrica e tossica per il fegato. Ecco perché l’assunzione di alimenti fritti è da limitare il più possibile, preferendo un consumo a crudo dell’olio. Curiosità: quanti grassi, quali grassi Le linee guida nutrizionali affermano che in una dieta sana i grassi devono fornire tra il 20 e il 35% dell’energia giornaliera e devono preferibilmente provenire da fonti vegetali, quali olio extravergine di oliva e frutta secca a guscio (noci, nocciole, pistacchi, mandorle…) Dott.ssa Alessandra Freda
L’alimento del mese: la barbabietola rossa
Se è vero che per un’alimentazione sana dobbiamo mangiare tutti i colori, la barbabietola sta al primo posto per il rosso magenta! Barbabietola rossa: caratteristiche e coltivazione La barbabietola o carota rossa o rapa rossa o barba rossa, il cui nome scientifico è Beta Vulgaris, è caratterizzata da foglie cuoriformi e da piccoli fiori di colore verde o rossastro da cui si originano frutti duri, detti noci. Per il consumo vengono utilizzate le radici a tubero, dalla forma arrotondata e dall’inconfondibile colore rosso brillante. Le barbabietole si seminano in primavera (da metà marzo a fine giugno) e si raccolgono, generalmente, trascorsi un paio di mesi dalla semina. Ciò significa che sono pronte per essere portate in tavola già da giugno. Dove si trova Questo tubero, originario dell’Africa del Nord, è ad oggi coltivato in molte aree europee. In particolare, in Italia si possono trovare floride colture di barbabietola rossa nella valle Padana e nell’Europa dell’Est la barbabietola è ingrediente base del borsch, una zuppa tipica delle regioni russe e ucraine. Barbabietola rossa: come si mangia La “carota rossa” può essere gustata cruda, è ottima appena grattugiata, o cotta: la si può lasciar bollire per circa due ore, cuocerla al forno (un’ora a 180 gradi) o al vapore (25-30 minuti). In commercio, è facilmente reperibile la versione già cotta e confezionata sottovuoto. Barbabietola rossa: nutrienti e proprietà Le barbabietole rosse contengono pochissime calorie (solamente 19 per 100 grammi di prodotto): sono costituite da una buona quantità di acqua, corrispondente all’incirca al 91%, si conta solo il 4% di carboidrati e ben il 2,6% di fibre. La barbabietola rossa si distingue per la ricca presenza di sali minerali quali sodio, calcio, potassio, ferro, magnesio e fosforo. Sia il tubero che le sue foglie sono ricchi di flavonoidi (antiossidanti). Qquesta classe di molecole ha suscitato l’interesse del mondo scientifico dopo che il loro apporto con la dieta è stato messo in relazione con una significativa riduzione di rischio di alcune malattie cronico-degenerative (come le malattie cardiovascolari). Barbabietola rossa: controindicazioni Il consumo di barbabietola rossa potrebbe essere controindicato in coloro che soffrono di calcoli renali, per via del suo contenuto di ossalati, oltre che in caso di gastrite, poiché la barbabietola stimola la produzione di succhi gastrici. Da provare: chips di barbabietola rossa Ingredienti per 4 persone: 400 g di barbabietola Olio quanto basta Tagliare le barbabietole in fettine molto sottili (per rendere la ricetta più veloce, acquistare le barbabietole già cotte), quindi disporle su una leccarda da forno e oliare con un filo di olio extra vergine d’oliva. Informare in forno ventilato già caldo a 180 gradi per 15 minuti. Le chips di barbabietola sono ottime gustate a merenda o come contorno per accompagnare un secondo piatto, il tutto con sole 19 kcal a porzione! Dott.ssa Alessandra Freda – Dott.ssa Anna Formenti
L’alimento del mese: le fave
La primavera porta con sé nuovi colori e nuovi ingredienti con cui arricchire le nostre tavole. Arrivano le fave, legumi a volte dimenticati, ma che rappresentano una preziosa risorsa per la tavola e per la salute.