L’obesità è definita, dall’Istituto Superiore di Sanità, come un eccessivo accumulo di grasso corporeo in relazione alla massa magra, in termini sia di quantità assoluta, sia di distribuzione in punti precisi del corpo. Riguarda tutte le persone con un indice di massa corporea (BMI) uguale o superiore a 30 Kg/m2. Oltre ad essere un grave problema di salute, l’obesità è diventata un problema anche per le casse degli stati. Uno studio ha dimostrato che una persona obesa costa allo stato il 42% in più rispetto ad un normale cittadino. I tre paradigmi dell’obesità: È anche dato per assodato che per combattere l’obesità è necessario concentrarsi su: stile di vita, dieta e chirurgia bariatrica. Se i primi due paradigmi possono andare bene per tutte le persone obese, l’ultimo è riservato solo ed esclusivamente alle persone con grave obesità intesa come un BMI uguale o superiore a 40 Kg/m2 o uguale o superiore a 35 Kg/m2 se con pluripatologie. Interventi bariatrici: La chirurgia per dimagrire racchiude essenzialmente tre tipi di interventi bariatrici il cui obiettivo è ridurre l’assunzione di cibo, limitando l’assorbimento dei nutrienti o combinando entrambe le modalità. Gli interventi bariatrici sono: Bypass gastrico: prevede la creazione di una piccola tasca gastrica lunga e stretta collegata direttamente all’intestino tenue, con l’obiettivo di ridurre sia l’assorbimento calorico che la capacità di consumo. Sleeve gastrectomy: rimuove una porzione significativa dello stomaco, limitando l’appetito e la capacità alimentare. Plicatura gastrica: prevede il ripiegamento dello stomaco su se stesso mediante suture, riducendone il volume senza asportare tessuti, con lo scopo di limitare l’assunzione di cibo. Combinazione dieta e interventi bariatrici: Questa combinazione per il trattamento dell’obesità inizia molto prima dell’intervento chirurgico vero e proprio. Prima della chirurgia bariatrica, infatti, si raccomanda un programma di gestione del peso supervisionato con una dieta ipocalorica. Gli studi hanno rilevato una correlazione positiva tra la perdita di peso preoperatoria e postoperatoria. Quando sono state confrontate diverse diete preoperatorie, una “dieta a basso contenuto di carboidrati” si è rivelata più efficace di una “dieta a basso contenuto di grassi” per quanto riguarda la perdita di peso a breve termine, il miglioramento della sensibilità insulinica e la riduzione delle concentrazioni lipidiche.  Nel post-operatorio invece il trattamento dietetico svolge un ruolo cruciale sia per mantenere il peso-forma sia per ovviare alle mancanze nutrizionali che dopo un intervento per dimagrire sono fisiologiche. Per evitare o ridurre al minimo il rigurgito e il vomito che possono comparire immediatamente dopo l’intervento, la maggior parte dei protocolli nutrizionali post-operatori suggerisce una dieta liquida o molto morbida e un aumento molto graduale della consistenza del cibo nelle prime settimane post-operatorie. Dopo la fine della dieta post-operatoria e in seguito, i pazienti devono ricevere consulenza periodica da un dietologo registrato che possa dare le giuste indicazioni al fine di massimizzare i risultati della procedura bariatrica e ridurre il rischio di ripresa tardiva del peso. Oltre ovviamente ad evitare le carenze nutrizionali conseguenti all’intervento per dimagrire. Resta inteso che cambiamento dello stile di vita e un corretto comportamento alimentare siano centrali nel trattamento dell’obesità di bassa-media gravità. Per tutte le persone invece affette da obesità grave o con importanti patologie concomitanti, l’attenzione allo stile di vita e la sola dieta non basta. È necessario quindi che questi pazienti possano avere accesso ai trattamenti chirurgici per dimagrire che inducono cambiamenti significativi e duraturi nelle abitudini nutrizionali. Le modifiche anatomiche e funzionali del tratto gastrointestinale conseguenti richiedono sempre l’adattamento del comportamento alimentare dei pazienti alla nuova fisiologia gastrointestinale e possono verificarsi problemi e sintomi nutrizionali specifici della procedura.